Nelle imprese turistiche la gestione economica è differente rispetto alle altre imprese in quanto il settore turistico presenta alcune peculiarità.
Il settore turistico risente di numerosi elementi che aumentano il grado di rischio e quindi rendono la gestione economica più difficile. Alcuni di questi elementi sono esterni all’azienda e sono:
– la rigidità dell’offerta: intesa come l’impossibilità per le imprese turistiche di adeguarsi, nel breve periodo, alle mutevoli e repentine variazioni della domanda;
– la forte influenza di fattori psicologici: il turismo è fortemente influenzato dalle tendenze e dalle mode del momento che possono portare i consumatori a preferire alcune località anziché altre;
– i fattori economici: il turismo è considerato un consumo di secondaria necessità, quindi in presenza di difficoltà economiche è tra le prime voci di spesa a subire una contrazione;
– i fattori ambientali: a differenza degli altri settori dell’economia, sul turismo incidono, positivamente o negativamente, fattori esterni all’impresa non controllabili né prevedibili, come ad esempio gli eventi atmosferici. Un’estate piovosa o un inverno mite possono pregiudicare l’andamento economico della stagione turistica. Anche altri fatti legati all’ambiente condizionano l’andamento economico delle imprese turistiche: si pensi all’inquinamento, ai terremoti, agli incendi e via dicendo;
– i fattori sociali: le imprese che operano in Paesi o località in cui è presente una forte instabilità sociale sono penalizzate nella loro gestione economica. Attentati, rivoluzioni, contestazioni, scioperi, piccola e grande criminalità non favoriscono lo sviluppo turistico, impedendo la nascita di nuove imprese e creando difficoltà a quelle esistenti.
Bisogna poi considerare gli elementi di rischio interni sui quali però l’impresa può intervenire:
– il fattore umano: l’impresa turistica è un’impresa labor intensive, cioè ad alta intensità di lavoro; nell’ambito della gestione aziendale l’elemento umano assume un ruolo determinante, sia perché si tratta di un fattore non sostituibile con macchinari o strumenti tecnologici, sia perché tra gli addetti ai servizi e i turisti si instaura un rapporto umano; infine, perché, il fattore lavoro è una delle voci che maggiormente incidono, come costo, sulla gestione economica dell’impresa;
– la capacità ricettiva: ogni impresa alberghiera è dotata di una sua capacità ricettiva che ne condiziona la gestione, in quanto limitata nel breve periodo; è vero che sono possibili degli ampliamenti, ma questi richiedono tempo, capacità finanziarie, autorizzazioni amministrative ecc.; le altre imprese, industriali o commerciali, di fronte a un notevole aumento di domanda possono ricorrere allo straordinario, ai turni, possono trasferire ad altre aziende dello stesso settore parte delle richieste senza perdere la produzione. Nell’impresa turistica in genere, e in quella ricettiva in particolare, tutto ciò non è possibile e un aumento di domanda oltre la propria capacità ricettiva significa inevitabilmente produzione persa;
– l’impossibilità di immagazzinare le scorte: le imprese turistiche, come tutte le imprese di servizi, non godono della possibilità di immagazzinare scorte. Il prodotto turistico è dato da un servizio e quindi è intangibile. Non è possibile per l’albergo accantonare posti letto, così come non è possibile per il ristorante accantonare in magazzino dei coperti. Il servizio turistico è a consumo immediato. Il momento della produzione e quello del consumo coincidono. In altre imprese, industriali o commerciali, i due momenti sono nettamente distinti, per cui esiste la possibilità di immagazzinare l’eccesso di produzione in periodi di scarsa domanda o di attingere alle scorte esistenti in periodi di domanda eccedente rispetto alla produzione. La mancanza della funzione delle scorte implica per l’impresa turistica l’impossibilità di trasferire nel tempo la produzione;
– l’impossibilità di trasferire la produzione nello spazio: altro elemento di rigidità della gestione di un’impresa alberghiera o ristorativa è rappresentato dalla localizzazione della produzione. Oltre a essere limitata nella capacità ricettiva, l’impresa è vincolata all’ambiente che la circonda. Pertanto, o il turista consuma i servizi turistici nel luogo dove sono prodotti, oppure l’impresa è nell’impossibilità di trasferire nello spazio la sua produzione per inseguire il turista, con la conseguente perdita di fatturato. In altre parole il servizio di ospitalità che può offrire un albergo della Sardegna o il servizio di ristorazione che può offrire un ristorante della Riviera romagnola non può essere portato nel luogo di residenza del consumatore e non può essere esportato per la soddisfazione dei turisti stranieri.
Le considerazioni sopra svolte sugli elementi esterni e interni che condizionano la vita dell’impresa turistica, sia essa alberghiera, ristorativa o di viaggi, portano alla conclusione che la gestione economica di tale impresa è estremamente rischiosa.
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