Il bilancio di esercizio è un documento contabile che viene redatto dagli amministratori al termine del periodo amministrativo. Successivamente viene sottoposto all’assemblea dei soci per l’approvazione. Esso rappresenta sinteticamente l’aspetto patrimoniale, finanziario ed economico della gestione aziendale. Fornisce informazioni sul risultato economico dell’esercizio evidenziando quali compenti positivi e/o negativi di reddito e in quale misura hanno contribuito alla sua formazione. Fornisce inoltre informazioni sulla futura gestione attraverso l’evidenziazione di elementi che possono condizionare gli esercizi successivi. In sintesi, il compito del bilancio è di fornire informazioni veritiere e corrette ai soggetti che entrano in contatto con l’azienda: azionisti, lavoratori, banche, fornitori, clienti, amministrazione finanziaria, ecc. (stakeholder interni ed esterni). I documenti che compongono il bilancio sono lo Stato patrimoniale, il Conto economico e la Nota integrativa (art. 2423 del codice civile). Lo Stato patrimoniale è il documento che rappresenta la composizione del patrimonio alla fine dell’esercizio. Il contenuto sintetico dello Stato patrimoniale (art. 2424 del codice civile) è il seguente:
Stato patrimoniale
ATTIVO
A) Crediti verso soci
B) Immobilizzazioni
– immateriali
– materiali
– finanziarie
C) Attivo circolante
– rimanenze
– crediti
– attività finanz. non immob.
– disponibilità liquide
C) Ratei e risconti
Totale attivo
PASSIVO
A) Patrimonio netto
B) Fondi per rischi e oneri
C) Trattamento di fine rapporto
A) Debiti
B) Ratei e risconti
Totale passivo
Il Conto economico (art. 2425 del codice civile) è il documento di bilancio che evidenzia il reddito dell’esercizio. Il suo contenuto sintetico è il seguente:
Conto economico sintetico
A) Valore della produzione
B) Costi della produzione
Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)
C) Proventi e oneri finanziari
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie
E) Proventi e oneri straordinari
Risultato prima delle imposte (A – B +/-C +/-D +/-E)
Imposte dell’esercizio
Utile dell’esercizio
I prospetti contabili del bilancio (Stato patrimoniale e Conto economico), che hanno un contenuto esclusivamente quantitativo, sono integrati e spiegati da informazioni quantitative e qualitative riportate nella Nota integrativa (art. 2427 del codice civile).
La Nota integrativa funge da «guida» nella lettura e nella interpretazione dei dati degli schemi contabili del bilancio, integrandoli con ulteriori informazioni atte a dare un quadro più preciso della situazione dell’impresa.
Le principali informazioni che la Nota Integrativa contiene sono: i criteri utilizzati nella valutazione delle poste di bilancio, i movimenti relativi alle immobilizzazioni, la composizione analitica delle voci «costi d’impianto e di ampliamento» e «costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità», le partecipazioni possedute direttamente o indirettamente, i debiti e i crediti con scadenza superiore ai cinque anni, i debiti assistiti da garanzie reali, la composizione di ratei e risconti, la composizione delle riserve e dei fondi per rischi e oneri, l’incremento o il decremento del patrimonio netto e del TFR, il numero e il valore nominale delle azioni, il numero dei dipendenti ripartito per categorie.
Il bilancio è accompagnato dalla relazione sulla gestione (art. 2428 del codice civile), un documento redatto dagli amministratori che fornisce informazioni sulla situazione dell’impresa e sull’andamento della gestione, nel suo complesso e nei vari settori in cui essa ha operato, con particolare riguardo ai costi, ai ricavi e agli investimenti. Dalla relazione sulla gestione devono emergere: le attività di ricerca e di sviluppo; i rapporti con imprese controllate, collegate e controllanti; il numero e il valore nominale delle azioni proprie possedute; l’elenco delle sedi secondarie in cui opera l’impresa, i fatti di rilievo avvenuti successivamente alla chiusura dell’esercizio; l’evoluzione prevedibile della gestione. La relazione sulla gestione non deve essere presentata dalle società che redigono il bilancio in forma abbreviata, purché indichino in nota integrativa le seguenti informazioni:
La procedura di approvazione del bilancio di esercizio è disciplinata dal codice civile. In particolare, a seguito della introduzione della riforma del diritto societario, intervenuta dal 1° gennaio 2004 con il D.Lgs 17 gennaio 2003, n. 6, la disciplina civilistica relativa alla approvazione del bilancio di esercizio da parte delle società per azioni è divenuta, per qualche aspetto, differente rispetto a quella inerente alle società a responsabilità limitata.
L’art. 2435-bis, Codice civile, prevede la facoltà per le società di redigere il bilancio in forma abbreviata a condizione che nel primo esercizio o, successivamente, per due esercizi consecutivi, non abbiano superato due dei seguenti limiti:
– totale attivo dello stato patrimoniale non superiore a € 4.400.000;
– ricavi delle vendite e delle prestazioni non oltre € 8.800.000;
– dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 50 unità.
Tale facoltà di adottare un bilancio in forma abbreviata non opera per le società quotate o che hanno emesso titoli negoziati sui mercati regolamentati anche qualora rientrino nei parametri dimensionali indicati sopra. La redazione del bilancio in forma abbreviata consiste in una agevolazione concessa dal legislatore alle società di <<piccole dimensioni>> di adottare regole semplificate negli schemi di bilancio. In particolare nel bilancio in forma abbreviata ci sono maggiori aggregazioni di voci, sia nello stato patrimoniale che nel conto economico; ed eventuali informazioni in merito alle voci di bilancio aggregate vengono fornite in nota integrativa.
La redazione del bilancio in forma abbreviata è una facoltà in capo alle società che rispettano alcune condizioni, non un obbligo, per cui tali società possono decidere liberamente di seguire ugualmente le regole ordinarie.
Ulteriori informazioni possono trarsi dal bilancio attraverso l’analisi per indici, cioè attraverso la costruzione di rapporti e indicatori che, mettendo a confronto le voci riclassificate del bilancio, consentono di esprimere giudizi più approfonditi sulla situazione dell’impresa.
I principali indici patrimoniali e finanziari sono i seguenti:
Indice di indebitamento (leverage):
totale impieghi/capitale proprio
indica in quale misura gli investimenti aziendali sono stati finanziati con capitale proprio. Se ad esempio l’indice è pari a 4 significa che per ogni euro di capitale proprio sono stati effettuati investimenti per 4 euro e pertanto 3 euro di investimenti sono stati finanziati mediante il capitale di debito.
Copertura delle immobilizzazioni:
capitale permanente/immobilizzazioni
L’indice deve essere > 1 per indicare una situazione equilibrata
Autocopertura delle immobilizzazioni:
capitale proprio/immobilizzazioni
Per indicare una situazione di equilibrio l’indice deve essere > 0,80
Current ratio (indice di disponibilità):
attivo corrente/debiti a breve termine
Se l’indice risulta > 2, si è in presenza di una situazione ottimale; un valore compreso tra 1 e 2 segnala una situazione sostanzialmente in equilibrio nel breve periodo.
Quick ratio (indice di liquidità secondaria):
disp. Finanziarie + disp. liquide/debiti a breve termine
Se l’indice risulta > 1, l’impresa non presenta problemi di liquidità; se l’indice risulta = 1 vi è una situazione limite da monitorare costantemente; se l’indice risulta < 1 l’impresa si trova in una situazione di squilibrio.
Se gli indicatori patrimoniali e finanziari sono importanti per stabilire la maggiore o minore capacità di un’impresa a far fronte alle oscillazioni dei cicli economici e agli imprevisti del mercato, gli indicatori di redditività sono importanti per giudicare il suo grado di efficienza economica. In questa ottica sono molto significativi i seguenti indicatori:
ROE (return on equity):
utile netto d’esercizio/capitale proprio x 100
L’indice rappresenta la redditività del capitale proprio cioè la capacità di generare reddito per ogni euro di capitale proprio investito.
ROS (return on sales):
utile operativo/fatturato x 100
Il valore di detto indice va osservato nel tempo; se cresce più che proporzionalmente rispetto ai prezzi di vendita significa che l’efficienza economica dell’impresa migliora.
ROI (return on investment):
reddito operativo/totale investimenti x 100
L’indice segnala la redditività del capitale investito (capitale di rischio e capitale di debito) prodotta dalla gestione caratteristica dell’impresa.
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L’elaborazione del testo, ancorché curata con scrupolosa attenzione, esprime l’opinione dell’autore e non impegna alcuna responsabilità per eventuali errori o inesattezze. Ultimo aggiornamento del testo il 31 Ottobre 2015.